Ditta specializzata in Intonaco tradizionale
Gli intonaci tradizionali posti in opera dalla ditta "Intonaci Sarno Marcello", sono destinati a durare nel tempo perchè sono fatti ad opera d'arte, da mano esperta grazie ad un esperienza trentennale da parte di mio padre Sarno Claudio e soprattutto seguendo attentamente tutti i criteri fondamentali per una buona riuscita.
Gli intonaci tradizionali sono prodotti in cantiere miscelando sabbie,
cemento e grassello di calce.
La ditta "Intonaci Sarno Marcello" esegue questo tipo di intonaco seguento scrupolosamente i seguenti tre strati applicativi:
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1) Il primo strato è definito arriccio o arricciato o intonaco rustico;
esso ha il compito di ponte di adesione tra il corpo d'intonaco e la muratura. Dopo aver inumidito opportunamente il muro, vien eseguito questo primo strato, adoperando malta molto fluida gettata con violenza con la cazzuola, con il solo movimento del polso. Il rinzaffo viene applicato in maniera non uniforme fino al rivestimento dell'80% circa della muratura, ed ha lo spessore di qualche millimetro: con la sua granulometria grossolana crea delle zone ruvide che serviranno da aggrappante per gli strati successivi. Tra i vari strati dell'intonaco, il rinzaffo è quello che presenta le più elevate resistenze a sollecitazioni fisiche.
Quando il rinzaffo è asciutto si procede alla realizzazione delle "fasce", con malta soda ma molto lavorabile.
E' importante prestare cura e precisione in tale esecuzione, giacché le fasce costituiranno il riferimento per la corretta "tiratura".
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2) Il secondo strato si chiama rinzaffo o abbozzo;
ha una granulometria media (circa 1,5 millimetri di diametro massimo) e viene applicato in spessori che variano da 1,5 a 2 centimetri, rivestendo così il ruolo di vero e proprio scheletro di tutto il sistema intonaco. Il suo principale compito è di uniformare la superficie delle murature, andando ad eliminare tutti gli eventuali difetti di planarità e verticalità, e, dato lo spessore, di barriera protettiva nonché di struttura portante per gli strati successivi (intonaco di finitura o sistema collante-piastrella). esso ha il compito di ponte di adesione tra il corpo d'intonaco e la muratura. Dopo aver inumidito opportunamente il muro, vien eseguito questo primo strato, adoperando malta molto fluida gettata con violenza con la cazzuola, con il solo movimento del polso, o in modo meccanico (VIDEO )
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3) L'ultimo strato, detto intonachino o velo o intonaco civile
(la sua applicazione è generalmente definita stabilitura) ha in genere due funzioni: proteggere l'intonaco e renderlo esteticamente gradevole. Ha una granulometria fine, di diametro massimo inferiore agli 800 micron, ed il suo spessore di applicazione è inferiore ai 3 millimetri. Nell'antichità quest'ultimo strato era solitamente realizzato con colorante, acqua e calce, mentre la Ditta Sarno Marcello non allontanandosi da quello che era nel passato il vero intonaco tradizionale, realizza tale intonaco con polvere di marmo di Carrara e grasello di calce creando un vero strato lucido.
Ovviamente i risultati eccezionali!!!
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Per avere un buon risultato nella realizzazione dell'intonaco, oltre quanto a già detto, bisogna:
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- eseguire l'impasto in un recipiente pulito;
- utilizzare acqua dolce, limpida, fresca e non troppo fredda;
- utilizzare malta fresca, di buona qualità e senza grumi;
- utilizzare sabbia bianca di cava, priva di sali, pulita e molto fine (i granelli non devono superare 1 mm di diametro).
- Se vi si nota qualche corpo estraneo o sassolino, bisogna vagliarla con un setaccio a maglie fini.
